Storie belle della Toscana , terra di grandi bellezze ambientali ed artisti ispirati e capaci che ci hanno donato stupendi capolavori Uno di questi è' l'organo monumentale che si trova nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa forse tra i più importanti al mondo, visto che può ancora contare su tre canne e la tastiera originali risalenti al 1613. Ammaccato da 450 anni di storia non suonava più finchè Nicola Puccini, l'organaro pisano di fama internazionale , lo ha restaurato, grazie alla donazione di 120 mila euro di un privato che è voluto restare anonimo . Questo prestigioso strumento fu costruito da Andrea Ravani ed ora sono state ricostruite sia la parte meccanica che le parti perse durante l'ultimo restauro del 1973 per cui tornerà a suonare per la prima volta dopo decenni di inattività giovedì prossimo 23 maggio 2013 alle 21.30 per un concerto in chiesa del maestro Stefano Innocenti su musiche sacre di Mayone, Scarlatti e Bach. Merita ricordare qualche notizia sulla chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa che si trova nella centralissima corso Italia , 85 se non altro per sollecitarne la visita che senz'altro merita .
Edificata dai Carmelitani nel 1324-1328, fu arricchita nel Quattrocento da cappelle private e sontuosi altari, tra cui quello contenente il polittico di Masaccio (1425), di cui una tavola è conservata al Museo di San Matteo.
Ampliata nel XVI-XVII secolo, mantenne la struttura a grande aula unica coperta a capanna in laterizio, visibile sul fianco e sul retro. La facciata è del 1835; furono riutilizzate entro nicchie le statue di Sant'Elia e di San Giovanni Battista (1697), opera di artisti di Carrara. Inoltre, l'architetto Alessandro Gherardesca, intorno agli anni trentadell'Ottocento, approntò due progetti distinti per la ricostruzione della facciata (uno in stile neogotico e l'altro classicheggiante), ma senza fortuna.
Il sontuoso interno conserva un organo di Andrea Ravani del 1613 e monumentali altari barocchi con dipinti di Baccio e Aurelio Lomi, Santi di Tito, Alessandro Allori,Francesco Curradi, Andrea Boscoli. In sagrestia, resti di affresco trecentesco. Per finire voglio ricordare anche che la Toscana ha dato un notevole contributo all'arte organara italiana dando i natali a famosi artisti del settore come Matteo di Paolo , Lorenzo di Jacopo e Benricevuto di Leonardo tutti di Prato , Domenico di Maestro Lorenzo , Onofrio Zeffirini e Romani da Cortona , Andrea e Cosimo Ravani di Lucca i quali operarono nella regione nei secoli XV, XVI e XVII,
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